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lunedì, gennaio 19, 2015

Focus on the novel #5: Cronache Infernali di Alexia Bianchini

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera vi presento anche il quinto appuntamento con "Focus on the novel", stavolta interamente dedicato a "Cronache Infernali" di Alexia Bianchini, e se non l'avete ancora letto dovete leggerlo assolutamente!

G: Benvenuta nella nuova rubrica di “Fantasticando sui libri”, Alexia! Lo scopo di “Focus on the novel” è di scoprire i processi creativi che portano uno scrittore a creare il proprio romanzo, le difficoltà che questi incontra durante la stesura e le cose o le persone alle quali si ispira per scrivere determinati personaggi o scegliere determinate ambientazioni. Innazitutto, com’è nata l’idea di scrivere il romanzo?
A: In realtà era nata come una raccolta breve di racconti ambientati all’Inferno. L’editore si è mostrato subito entusiasta e mi ha detto di scriverne altri… e mi son fatta prendere la mano, trasformandolo in un romanzo.

G: Com’è nata l’idea di raccontare il romanzo attraverso gli occhi di un demone?
A: Credo che sia molto interessante vedere anche il mondo dal punto di vista del cattivo. Meditare su quali scelte lo hanno instradato e quali sono i desideri che lo inducono a comportarsi in quel modo.

G: Com’è nata l’idea di creare un luogo in cui vivevano altre creature prima della nascita del vero e prorio Inferno ad opera di Lucifero?
A: Non riesco a immaginare l’Inferno in modo astratto, lo vedo più come un mondo parallelo, e da lì è nata la storia di Matyamavra, perché non doveva avere legami né con la Terra, né con gli angeli caduti.

G: Ti sei ispirata a qualche quadro, alla Bibbia o a qualche mito quando hai creato l’Inferno in cui avrebbero vissuto Belzebù e Lilith, la sua prima moglie?
A: No. Ho fatto molte ricerche, poi ho preso una strada tutta mia, mantenendo dei legami con il mito.

G: Adesso parliamo un po’ dei personaggi e partiamo proprio dalla protagonista, Matyamavra. A cosa ti sei ispirata per crearla?
A: Ci sarà qualcuno in grado di contrastare il Male? Da questa domanda è nata la Divoratrice. Ma per investire quel ruolo bisogna avere sangue freddo, e solo la perseveranza, la determinazione, ti portano a non farti sopraffare dalle emozioni. Se non fosse stato così, non sarebbe riuscita a guadagnarsi la fiducia di Belzebù.

G: E Kalinger? Cosa ti ha ispirato quando hai creato il suo personaggio?
A: Di solito i protagonisti fantasy sono soli, tormentati, in balia dei sentimenti. In questa storia però ho fatto un eccezione. Kalinger è il legame di Matyamavra con il passato, il figlio mai nato, la sua parte buona.

G: Ora invece è il turno di Lux e Ferre, i figli di Belzebù e Lilith, loro a mio avviso sono davvero molto interessanti (beh, tutti i personaggi del libro sono interessanti), a cosa ti sei ispirata per creali? Inoltre è interessante il fatto che Lux sia più buono mentre Ferro più cattivo, in qualche modo rappresentano il Bene e il Male, cosa ti ha spinto a creare questa differenza?
A: Prima di tutto Lilith nel mio romanzo non è una figura cattiva, ma tormentata, vittima di Belzebù. E una madre, per quanto creatura infernale, cerca di trasmettere ai figli la sua visione del mondo. Lux è la luce, la parte buona di Lilith. Mentre Ferre è l’esatto contrario, pronto a tutto per conquistare suo padre e l’Inferno. Ho voluto farli così diversi perché credo che i figli abbiano una loro morale, una loro visione, e la capacità di decidere se l’educazione ricevuta sia quella giusta. Lux e Ferre hanno di fatto intrapreso due strade diverse.

G: Ultima, ma non meno importante, c’è Lilith che conosciamo attraverso ciò che pensa Matyamavra. A cosa ti sei ispirata per crearla?
A: La figura di Lilith è marginale nel primo libro… ma tornerà nel seguito.

G: Che canzoni ti hanno accompagnato durante la stesura del romanzo?
A: One Republic, Aviici, Jean Michel Jarre, Sirenia.

G: Qual è il tuo personaggio preferito?
A: Il plasmatore.

G: E qual è invece quello che non sopporti?
A: Ferre, perché è subdolo.

G: Che cantanti o attori vedresti bene nel Dreamcast?
A: Ryan Reynolds (Lanterna Verde) per Lux, Hugh Jackman (Wolverine) per Lucifero. Per Matyamavra invece Milla Jovovich.

G: Il finale del libro fa sperare in un seguito (che io non vedo l’ora di leggere), puoi dire ai nostri lettori se è in programma il secondo libro che riguarda “Cronache Infernali”?
A: Certo che sì. Ho già scritto uno spin-off, un racconto che fa da ponte fra il primo e il secondo, che verrà pubblicato come assaggio nei prossimi libri Dunwich.

G:  Puoi darci qualche indizio?
A: Diciamo che Matyamavra si ritroverà a fare un viaggio inaspettato…

G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite in assoluto di “Cronache Infernali”.
A: In una briciola di tempo che è la vita dell’uomo sulla Terra, presto, molto presto, li avrebbe rivisti all’Inferno. (Maty)

Lettori, leggete questo romanzo! Su! Io ve lo consiglio caldamente e leggete anche tutti gli altri romanzi di questa scrittrice, vi sorprenderà!

Giada
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