martedì, febbraio 28, 2017

RECENSIONE de Non mentirmi di Sagara Lux

Buona sera, bloggers e lettori! Alle otto meno un quarto ho finito il nuovo romanzo di Sagara, una scrittrice che non finisce mai di stupirmi per la sua bravura e la sua capacità di coinvolgermi totalmente nella storia e nei personaggi. Vi auguro una buona lettura! :*

PREMESSA
Lo so, avrei dovuto leggere questo romanzo in occasione del Release Blitz ma non ho avuto il tempo materiale per farlo, vuoi a causa della preparazione dei miei ultimi esami, vuoi a causa della scrittura (o per meglio dire, riscrittura) del mio romanzo. Ho evitato come la peste gli spoiler di questo magnifico libro proprio perché sapevo che Sagara avrebbe fatto centro, creando un altro romanzo che non avrei mai dimenticato. E così è stato. Sagara Lux è una conferma. Sagara Lux è una delle mie scrittrici preferite proprio per questo: perché ti emoziona, ti rapisce con i suoi personaggi e tu sai che non riuscirai mai più a trovare un ragazzo proprio perché i personaggi maschili dei suoi libri hanno alzato tantissimo il livello delle tue aspettative sui ragazzi.

TRAMA (da Goodreads)
Nathan Blair nasconde un segreto.
A Miranda basta un semplice sguardo per percepire in lui qualcosa di affascinante e spaventoso al tempo stesso; qualcosa che l'attira al punto da farle mettere da parte la carriera di violinista e investire tutta se stessa nella ricerca della verità.

Miranda De Luca possiede un talento.
Il suono del suo violino riesce a penetrare le barriere della mente di Nathan. Risveglia le ombre del suo passato e riporta alla luce qualcosa che credeva di avere sepolto per sempre.

Miranda è la stella che brilla sul palcoscenico.
Nathan è il mostro che la osserva nell'ombra.
Uno dei due mente, l'altro vuole sc
oprire la verità.
È per questo che scendono a un patto pericoloso e sensuale, che li costringerà a rivelarsi per quello che sono e legherà per sempre le loro vite, i loro corpi... E i loro segreti.

LINK UTILI:
✦ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/sagara.lux/
✦ Gruppo con Anticipazioni:https://www.facebook.com/groups/sagar...

RECENSIONE
Prima di iniziare questa recensione devo dirvi che "Non mentirmi" è stata una vera e propria montagna russa di emozioni: sono stata felice, eccitata (ho anche desiderato avere un uomo come Nathan Blair), triste, consapevole e alla fine ho attinto a tutta la mia determinazione per l'uomo che mi ha fatto perdere la testa. 
Potete considerarmi una #SagaraLuxAddicted perché solo i suoi romanzi mi fanno quest'effetto così coinvolgente e devastante allo stesso tempo. Preparatevi, perché questo romanzo vi lascerà senza fiato. 


Nathan Blair è il fratello "cattivo" di Dominic Blair, un uomo misterioso, affascinante, dal passato oscuro. Dominic appare l'opposto, ma anche lui nasconde un torbido segreto. Tutto comincia quando Miranda de Luca, un'eccellente violinista italiana trasferitasi a Parigi, inizia ad uscire con Dominic. Ma non appena veniamo a conoscenza che Miranda vorrebbe rompere con Dominic e sta cercando, da più di due settimane di farlo, scopriamo che lei incappa nell'ufficio dell'avvocato sbagliato e si incontra/sconta con Nathan. Tutti la avvertono, le dicono di stare alla larga da Nathan Blair, ma tra di loro c'è qualcosa di più del sesso che li lega, un legame che trascende la carne e lo spirito e che porta due persone a comprendersi senza parlare. Un legame così forte, che la spingerà a lasciare Dominic per Nathan. Man a mano che la storia prosegue, scopriamo piccoli pezzi del puzzle di quella che è la grande verità riguardante i due fratelli Blair, e scopriamo che la loro ostilità non deriva solo dal fatto di esser nati da due madri differenti, ma anche (e soprattutto) dall'essersi entrambi innamorati di una donna: Chantal Devereaux. Mi ha colpito molto come tutti gli amici di Miranda e anche il suo protettore (Non pensate male! Qui come protettore intendo mecenate) tentassero in tutti i modi di tenerla alla larga da Nathan. Soltanto più avanti Miranda avrà il quadro completo delle mezze verità che le sono state dette sia da Nathan che da Dominic. 

L'attrazione fatale che c'è tra Nathan e Miranda è tangibile, palpabile durante la lettura; grazie alla penna di Sagara siamo quasi in grado di percepire sulla nostra pelle la sensualità, l'attrazione e la ragione e i sentimenti che combattono l'uno contro l'altro nella mente e nel cuore dei personaggi. Miranda desidera che Nathan le si conceda interamente, che abbandoni ogni remora e le confidi ogni cosa; ma per arrivare alla confessione integrale i due dovranno affrontare delle enormi difficoltà. Ho amato Miranda, ma in certi momenti mi ricordava Max di 2 Broke Girls soltanto perché desiderava che Nathan la toccasse. In fondo la capisco, pure io avrei fatto così! Voglio dire, Nathan e Dominic sono come il giorno e la notte, se Nathan è biondo e muscoloso, Dominic è meno muscoloso e bruno ma entrambi hanno una carica erotica impressionante. In più di un'occasione ho desiderato che entrambi uscissero dal libro! 



Un personaggio ambiguo, ancora più oscuro della notte stessa e che proviene dal passato stesso di Nathan, funge da collegamento tra il passato che Nathan non riesce a lasciarsi alle spalle e una minaccia concreta per il suo futuro: Feng Zhou. 

Quest'uomo lo odierete:

Ma poi vi sentirete inevitabilmente attratti da lui, continuando a provare un misto amore/odio nei suoi confronti:

Un po' come quello che proverete per Dominic, vi sentirete attratti dalla sua aurea di magnetismo e potere; lo odierete e poi lo compatirete (giusto un pochino). Prima che Nathan entrasse in scena, io ero tipo così, mentre leggevo di Dominic Blair:

Il finale, di cui non vi dirò nulla, mi ha lasciato a bocca aperta, felice ed emozionata. Altre emozioni che non sono in grado di esprimere a parole le troverete nelle gif sottostanti:



Sagara Lux si conferma ancora una volta un'abile scrittrice, capace di tessere trame emozionanti e situazioni al cardiopalma che lasciano il lettore in uno stato di suspance di diversi tipi (quella erotica, è la prima che mi viene in mente). I personaggi sono descritti con cura, attenzione, la loro backstory non solo li rende più interessante ma influisce direttamente sulla situazione iniziale da cui è partito il romanzo; lo sviluppo psicologico dei personaggi, di cui conosciamo i pensieri attraverso il POV alternato di Miranda e Nathan, non solo è ben costruito, ma permette al lettore di entrare in empatia con i personaggi e di provare sulla propria pelle le emozioni e le sensazioni scaturite dai conflitti interni ai personaggi. Ho amato e ho trovato geniale l'idea di inserire nel romanzo le diverse tipologie di musica classica (andante, grave, rondò) come intermezzo per conoscere il passato di Nathan, Dominic e Chantal. Un altro elemento ben descritto è senza dubbio l'ambientazione, ricca e dettagliata, ma mai pesante. Io amo da morire i personaggi ben costruiti e quelli di Sagara non solo sono così, ma sono a mio avviso, alcuni dei personaggi meglio costruiti che abbia letto finora. 

"Non mentirmi" è un romanzo che vi farà dannare, vi farà sorridere e vi farà anche piangere; ma di una cosa sono certa, ovvero che vi andrà sotto pelle, che vi sconvolgerà e metterà in dubbio le vostre certezze. Siete davvero sicuri di conoscere le persone che vi circondano? Come fate ad essere sicuri che non mentano? A cosa crederete? Cinque stelline super meritate. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo che vi consiglio, un romanzo che vi saprà emozionare e saprà toccare le corde del vostro cuore, un po' come Miranda fa nel romanzo con il suo amato violino:
"La felicità è un sentimento pericoloso.
Una volta che l'hai  provata, diventa difficile accettare di perderla. Tentare di riconquistarla, invece, è un po' come cercare di fermare il tempo.
Impossibile."
(Nathan Blair)

xoxo,
Giada

mercoledì, febbraio 22, 2017

RECENSIONE NEGATIVA? NO, GRAZIE!

Buona sera a tutti, lettori. Come il post precedente, questo è un post straordinario che serve per mettere in evidenza una situazione che mi sono ritrovata a vivere per più di due mesi a causa della recensione Claustrofobia di Zoe Blac (la prima). Non sono nemmeno più arrabbiata, sono solo delusa, molto delusa dal comportamento di certi lettrici nei miei confronti. Mai, in due anni e mezzo di blogging mi sono ritrovata ad affrontare una situazione del genere. Vi giuro, sto male da morire a scrivere tutto ciò ma non posso continuare a recensire libri per voi senza che voi sappiate cosa mi sono ritrovata a vivere.



Tre mesi fa sono stata contatta dalla suddetta scrittrice, che mi ha pregato di recensire il suo romanzo e io, visto che morivo dalla curiosità di leggerlo e che i teaser mi ispiravano, ho accettato. E' passata qualche settimana, il libro è stato messo in promo gratuita e io l'ho preso. Ci sono stati gli esami in mezzo e non ho potuto leggerlo subito. A fine gennaio, in uno stacco tra un esame e l'altro, ho deciso di leggerlo. Zoe mi ha chiesto di aggiornare il file e di contattare Amazon Support per avere la nuova versione. L'ho fatto. L'ho letto tutto il romanzo, le mie amiche possono testimoniare quanto sia stato difficile per me proseguire la lettura. Ma l'ho finito. Quindi la mia recensione non è stata fatta sulla base di una lettura parziale del testo, ma sulla base di un testo letto interamente. Credetemi, leggere un libro pieno di errori grammaticali e sintattici non è stato per niente facile, ma l'ho fatto perché io quando recensisco leggo un libro per intero. Dopo la pubblicazione della prima recensione di Claustrofobia, sono stata attaccata dalle fan di questo romanzo e dalla stessa autrice indirettamente su bacheche di Facebook altrui e commenti diretti a me da questa autrice. La mia prima intenzione non era di fare nomi, ma dopo l'ultimo insulto alla mia recensione ho deciso di metterli. Voglio che sappiate ogni cosa.





Chiedo scusa alle persone non coinvolte i cui nomi compaiono in questi screenshots, purtroppo non sono riuscita ad oscurarli, spero che non vi dia fastidio e se ve lo da', provvederò a tentare di trovare un modo di oscurarli.

Questo è stato il backlash della mia recensione negativa. Sinceramente non me l'aspettavo, visto che l'autrice sembrava propensa ad accettare critiche costruttive. A quanto pare la mia recensione non lo era per il solo fatto che ho detto quello che penso.



In seguito a questa shitstorm nucleare, ho pubblicato un post su Facebook. E lo dico anche qui.
Non cercatemi se cercate una recensione lecchina che elogi il vostro romanzo a prescindere. Non cercatemi se siete in cerca di una persona che vi dica solo quanto è bello il vostro romanzo e vi faccia mille moine. No. Io non sono così. Dopo l'ultimo attacco di questa sera, dove mi veniva detto che la mia recensione era vergognosa e che dovevo imparare l'umiltà, voglio solo dire una cosa: prima di criticare me, solo perché ho espresso il mio parere non positivo su un libro osannato sottolineando le carenze grammaticali e sintattiche, pensate a voi. Pensate ai libri che leggete. Non è il primo erotico che leggo e sicuramente non è il primo romanzo che tratta questi temi. Se mi conoscete lo sapete, se mi seguite lo sapete. Ciò che non sopporto è che mi attacchiate dovunque tranne che qui, perché non venite sotto questo post a farlo? Vi ho invitato nella prima recensione a palesarvi, haters, invece avete tramato nell'ombra credendo che io non lo sapessi insultandomi. Voglio che sia chiara una cosa: io non starò zitta. Se un libro è bello lo dico, se un libro presenta dei difetti di forma lo dico. Non sono un critico letterario, lo so bene e sono la prima a dirlo, ma attaccarmi in questo modo mi dimostra solo quanto infantili voi siate. Venite a dirmene quattro in chat. Insultatemi in chat. Venite nella mia bacheca o nel mio blog a insultarmi, ma ditemelo in faccia.

Dunque, io l'anno scorso ho pubblicato una traduzione di un romanzo brasiliano, e tra le recensioni che ho letto, un utente mi diceva che la mia traduzione era pessima. Ho sollevato tutto questo polverone? No. E perché non l'ho fatto? Perché quella recensione negativa mi ha aiutata a crescere, se non l'avessi letta probabilmente ora non saprei cosa c'è che non va e cosa devo sistemare. Voi non lo sapete, ma io ringrazio ogni giorno quell'utente Amazon, perché mi ha aiutato ed è grazie a lui che rivedrò la mia traduzione. Certo,  all'inizio ci sono rimasta male, ma poi ho incassato e sono andata avanti. Non l'ho attaccato. Non l'ho insultato. Gli ho detto "Grazie" nella mia bacheca di Facebook perché lui non sa che grande favore mi ha fatto.

Avrei dovuto dire subito a prescindere che la mia recensione sarebbe stata positiva solo perché il libro è osannato? Davvero, vi sembra una cosa giusta cercare di farmi tacere solo perché esprimo la mia opinione? Anche io sono fan di moltissime scrittrici, ma non ho mai reagito in questo modo e questo mi spaventa per svariati motivi, il primo del quale è sicuramente quello che ho detto ad una mia amica raccontando queste disavventure: l'italiano medio non guarda più alla forma del romanzo ma si accontenta solo del contenuto, senza fare caso a moltissimi errori sintattici e grammaticali che sono presenti in esso. Secondo, non è che io faccio sta cosa solo con i self, se un romanzo ha errori, sia che sia edito da CE o che sia self, io dico cosa non va. Non faccio distinzioni di tipo. Se un romanzo, per quanto bello, presenta questi errori il mio voto non potrà essere positivo. E non perché mi credo superiore o che so altro, ma perché trovo ingiusto dover stare zitta quando una cosa presenta errori obiettivi, che trascendono la soggettività come il contenuto di un romanzo, che può piacere o meno.

Spero che sia finita una buona volta questa storia, perché sono davvero molto stufa e ho cose molto più urgenti a cui pensare che non scaramucce di questo tipo. Io sono onesta, lo sono sempre stata e lo sarò sempre. Chi mi contatta sa fin dall'inizio che non è garantita una recensione positiva, e che se riceverà una recensione negativa sarà ben argomentata come le due riguardanti questo romanzo.

xoxo,
Giada

RECENSIONE *INTEGRALE* di Claustrofobia di Zoe Blac

Buona sera, bloggers e lettori! Il post che sto per fare scatenerà sicuramente moltissimi flames tra i fan di questo romanzo, ma siccome non ero soddisfatta della prima versione della recensione, ho deciso di integrare tutto ciò che volevo dire qui.  Voglio solo che sappiate che questa è un'occasione straordinaria, che mai più farò un post simile e che questo deve considerarsi per ciò che è: una edizione straordinaria e allungata della precedente recensione.


PREMESSA
Questo non è un attacco, sia ben chiaro. Non ero soddisfatta della prima versione della recensione e sono qui solo per specificare meglio quanto ho detto in quella precedente. Troverete maggiori informazioni nel post successivo, dove dovrò spiegare una volta per tutte una cosa molto importante. Inoltre, voglio che sappiate che è stata l'autrice in questione a chiedermi, più di tre mesi fa di recensire il suo romanzo e che ha insistito perché contattassi Amazon Support per farmi dare la versione aggiornata del romanzo. Io ho letto tutto il romanzo aggiornato e rivisto. Sapete che quando faccio una recensione, sono sempre onesta e lo sarò fino in fondo come sempre. No, non è un post distruttivo come gli haters staranno pensando e mi ricordo ancora molto bene il romanzo - dato che ho una buona memoria. Bene, penso di aver detto tutto ciò che volevo dirvi. Buona ri-lettura!

TRAMA (da Goodreads)
Chi è Elettra, chi si nasconde dietro le vesti succinte di Fraise e chi può dire quale volto abbia la ladra Scarlett?... Tre donne diverse che vivono nello stesso corpo, un corpo fatto per il peccato. Ambientato in una Roma grigia e piovosa, si snoda la storia di un agente dei Nocs, impegnato in una personale struggente battaglia, che lo vede combattere e proteggere la stessa donna. Violenza, passione, mistero ed erotismo, questi gli ingredienti di una storia che nasce in una notte, diversa da tutte le altre, in un luogo nascosto, buio, angusto e claustrofobico.
Questo romanzo è adatto solo ad un pubblico adulto, con un elevata capacità di discernimento ed una spiccata propensione per le storie non banali. Vi sono descritti, con un lessico esplicito, rapporti carnali, anche non consensuali e atti di efferata violenza. 
Claustrofobia è un racconto erotico noir, graffiante ed eccessivo, tratta di un opera di fantasia e come tale va interpretata. Ambientato in una Roma moderna, piovosa e sporca, dove un fatale imprevisto, unirà due anime perse, al loro inimmaginabile destino. Nel romanzo vi sono descritti con un lessico esplicito, rapporti carnali, anche non consensuali e atti di efferata violenza. Se ne consiglia la lettura, solo ad un pubblico adulto, con un elevata capacità di discernimento ed una spiccata preferenza per le storie non banali.

RECENSIONE
Il romanzo ruota attorno alla bellissima Elettra Mantovani, una donna dai mille volti che di giorno è una giovane ragazza che si prende cura della sua nonna e che è nota ai NOCS per avere contatti con la mafia russa, e che di notte diventa la scaltra ladra Scarlett e la donna di facili costumi Fraise. Bello, direte voi. E lo pensavo anche io. Una notte Scarlett sta per mettere a punto un colpo per il suo capo Kieslowskj, quando si imbatte nell'agente Lucas, che usa un metodo alquanto inusuale per calmare l'attacco di claustrofobia della donna. Allora, come ho detto nella recensione precedente, il contenuto sarebbe stato quasi perfetto ma non ho specificato i motivi del QUASI, quindi eccoli: trovo quasi assurdo che la protagonista sia una specie di Elena di Troia in grado di far perdere la testa ad ogni uomo che incontra e di fargli fare tutto ciò che vuole, va bene che siamo in un romanzo erotico/noir/thriller ma insomma!, una cosa che mi ha infastidito molto nella lettura del romanzo è stato senza dubbio l'atteggiamento di Elena e il suo considerarsi come una donna che "ce l'ha d'oro", if you know what I mean. Ancora una volta, non so se sia una prassi comune per l'autrice; ma in tutti i romanzi erotici che ho letto finora nessuna protagonista si comportava così. Un altra cosa che personalmente non ho tollerato il gesto inconsulto di Lucas di buttarle nel water le pillole per farla rimanere incinta di proposito e quindi costringerla a qualcosa che nemmeno lei voleva, all'inizio. Alcuni mi diranno che nei romanzi dark succedono cose peggiori, va bene, ma sono romanzi dark e quindi per me è comprensibile questo è un cavolo di erotico e un gesto del genere per me è imperdonabile per un personaggio, specie se dice di amare la protagonista. Non è un romanzo dark. Ci tengo a sottolineare anche che il mito greco a cui fa riferimento il nome di Elettra non è propriamente quello che viene descritto nel romanzo, ma ben altro, ecco quindi la pagina di Wikipedia su Elettra.

Ci sono moltissime cose che hanno fatto abbassare drasticamente il mio voto e se avete un po' di tempo, ve le segnalerò. Una cosa che non posso dire di aver apprezzato, è il continuo uso di questi elementi: difronte, infondo e affondo che stanno per di fronte, in fondo e a fondo. Mi spiego meglio, infondo non viene usato come verbo infondere, ma come aggettivo "in fondo", affondo a volte viene usato per definire la stoccata, ma la maggior parte delle volte vuol dire "a fondo". Il nome delle ville non è sempre corretto e per dire ciò, vi posso assicurare che ho cercato in lungo e in largo le ville nominate nel romanzo. La villa più nominata, Villa Pamphili, viene più volte scritta nel romanzo come "Villa panphili". Direte che cerco il pelo nell'uovo, ma vi assicuro che non è così: la villa in questione è Villa Pamphili e non Panphili. Un altro elemento che ha creato grande confusione, almeno a me, è stato il nome dell'amico di Elettra, Francois... sinceramente non ho capito se dovevo pronunciarlo alla francese "François" o "Francois" com'era scritto. I termini stranieri sono per lo più delle volte scorretti, defaiance (défaillance), chaise long (chaise longue), ciborg (cyborg), abate jour (abat-jour), Muay Thay (dalle mie ricerche si dice "muay thai"), tranche (trance, che ritorna poi corretto più avanti) e non ve lo dico perché mi piace fare la maestrina, ma perché ho cercato questi termini e il loro significato. Vi sono locuzioni verbali che, secondo me, non sono corrette, come: cedere la sua anima all'inferno (io ho sempre sentito dire che "si vende l'anima al diavolo" o altro, ma questo termine l'ho cercato dovunque e non è comparso), dirigersi a freccia verso qualcosa (anche questo, cercato dovunque non mi ha dato alcun risultato), impastare il seno (secondo le mie ricerche, "impastare il seno" significa usare prodotti cosmetici per ingrandire il seno), fissare con ammenda (l'ammenda è la pena pecuniaria prevista per le contravvenzioni o il riconoscimento di un errore, quindi credo non si possa usare come locuzione). L'uso di alcuni aggettivi è stato per me un vero e proprio mistero, come: "(...) stabilì artico" (che io ho inteso come glaciale, ma questo "artico" non mi ha suonato molto bene), " (...) la sua pelle aveva un sapore che mi stordiva, era fiele per la mia esistenza" (fiele significa astio, livore o veleno, vi linko il lemma della Treccani: fiele) e "Tuttavia, nonostante le abili velleità di quei due seduttori incalliti, non mi preoccupai più di tanto per Elettra" (velleità). L'uso del termine falangi per intendere dita della mano, questo è uno dei termini ricorrenti nel romanzo, ma il termine scientifico è stato veramente cacofonico per me, anche perché mi ha fatto pensare alle ossa della mano e non alle dita della mano: falange. L'uso delle virgole che spezzano la frase e impongono pause non necessarie, vi porto solo due esempi: "Lucas mi sistemò meglio sulle sue cosce, mi scostò i capelli dal viso, poi con un gesto inatteso e repentino, trasformò quell'uragano di sensazioni inespresse, in uno scambio lascivo e interminabile di sangue, saliva e lingue.", "La lusinga di quel profondo contatto, mi fece vacillare, sentii il sapore deciso della vita, invadermi di colpo e farmi sua. Incapace di rimanere soffocato, un gemito di entusiasmo mi sfuggì dal petto, ed egli aumentò il ritmo del suo assalto.". Il genere sbagliato di articoli indefiniti maschili e femminili, ma anche aggettivi qualificativi sbagliati: un occhiata, "l'impulso primario a fare di tutti per salvarmi e tornare alla mia vita, del quale lei ormai, faceva indubbiamente parte." (la vita), "un maledetto stronzo che mi aveva causato solo un interminabile serie di sfighe" (serie). L'uso continuo degli stessi aggettivi per descrivere il fisico, il culo, gli occhi dei protagonisti hanno reso il romanzo davvero noioso, cioè alla sesta volta avevo capito che gli occhi di Lucas erano due zaffiri e che Elettra aveva un culo bellissimo che lo faceva venire duro a tutti gli uomini. La totale assenza dei tre puntini di sospensione, per tutto il romanzo si legge sempre e solo con i due puntini di sospensione. L'uso delle maiuscole dopo i due punti, linko la Treccani: due punti. La formattazione del testo non aiuta il lettore a capire chi parla, mettere tutto il dialogo su una o due righe non aiuta il lettore a capire chi sono i personaggi che parlano. Il cognome del comandante che cambia improvvisamente, vi spiego: fino al 50% ero convinta che il comandante della polizia fosse Bosi (così ci viene detto nel testo), poi diventa Lolli, poi torna Bosi, ridiventa Lolli e alla fine ci viene detto che il comandante Bosi e Lolli sono due persone distinte. Questa cosa mi ha lasciato davvero molto confusa.

Ci sono delle incongruenze in quattro scene di sesso: tre al 40 e 50% e una al 70%. In queste scene, si passava da una descrizione di sesso anale a vaginale e viceversa, per esempio lui la scopava nel culo e poi improvvisamente quel culo diventava il suo "nido pulsante". 

Spero di essere stata sufficientemente chiara. Inoltre, mi ha dato molto fastidio che le fan non siano venute a commentare qui ma su Facebook e Goodreads, perché avrei voluto davvero parlare con loro. Chiacchierare civilmente. A questo punto credo che non accadrà mai. Fate quello che volete di questa recensione, flammate quanto vi pare ma non potete obbligare le persone a pensarla come voi solo perché un romanzo è molto amato dal pubblico. Nelle recensioni che ho letto su Amazon si dice che ci sono solo romanzi ortografici, non sono solo errori ortografici ci sono errori grammaticali e sintattici che non posso non dire e non trovo giusto che voi, i fan, vogliate farmi tacere solo perché voi amate questo romanzo. A me non è piaciuto. Vi ho argomentato la mia decisione di dare una stella. Se voi non siete in grado di vedere gli errori che ho visto io e che era impossibile non notare, non trovo giusto che insistiate nel dirmi che sono io quella che dovrebbe imparare l'umiltà... Spiegatemi, per voi essere umili vuol dire che una cosa mi piace anche quando non mi piace? Dare più importanza al contenuto che non alla forma? Se davvero mi conoscete e conoscete il mio blog, sapete che io do molta importanza a entrambe, e se la forma è estremamente zoppicante non potrò sicuramente dare un voto positivo.

xoxo,
Giada

RECENSIONE di Warm Bodies di Isaac Marion

Buona sera, bloggers e lettori! Finalmente, dopo molte peripezie, sono riuscita a finire di leggere "Warm Bodies" di Isaac Marion, un romanzo che mi ha colpit molto e che presenta delle caratteristiche che, secondo me, vanno ben al di là del semplice romanzo distopico YA. Le motivazioni? Le troverete nella mia recensione scorrendo questo post. Buona lettura!

PREMESSA
Avevo visto il film tratto da questo romanzo nel lontano 2012 e ricordo perfino che l'amica con cui ero andata si era addormentata guardandolo xD Tuttavia ho un ricordo chiaro nella mia mente: non solo avevo adorato il film, non sapevo nemmeno che fosse stato tratto da un libro! Questo è un libro molto profondo e filosofico che trascende il genere in cui è stato inserito, il dispotico YA, però tante volte mi sono posta delle domande che il romanzo non è riuscito a risolvere nello spazio delle sue duecentosessanta pagine.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
LA VITA PUO' DIVENTARE MOLTO COMPLICATA SE SEI UNO ZOMBIE.
R è uno zombie in piena crisi esistenziale. Cammina per un'America distrutta dalla guerra, segnata dal caos e dalla fame dissennata dei morti viventi. R, però, è ancora capace di desiderare, non gli bastano solo cervelli da mangiare e sangue da bere. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapere dei cibi, la sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, eppure dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di meraviglia e nostalgia. Un giorno, dopo aver divorato il cervello di un ragazzo, R compie una scelta inaspettata: intreccia una strana ma dolce relazione con la ragazza della sua vittima, Julie. Un evento mai accaduto prima, che sovverte le regole e va contro ogni logica. Vuole respirare, vuole vivere di nuovo, e Julie vuole aiutarlo. Il loro mondo però, grigio e in decomposizione, non cambierà senza prima uno contro durissimo con...
Divertente, dark, forte di una scrittura acuminata e intelligente, Warm Bodies esplora cosa accade quando il freddo cuore di uno zombie viene tentato dal calore umano.

RECENSIONE
R è uno zombie che vaga senza meta nell'aeroporto di una città sconosciuta dell'America, si sente in colpa per aver ucciso tante persone e per averle fatte a pezzi, vorrebbe cambiare le cose ma non sa come fare. Vive come un automa il cui cervello vuoto non funziona più come prima, perché non riesce a fare frasi si senso compiuto e il massimo che riesce a fare è mettere insieme cinque o sei sillabe. Ma quando la squadra di Perry Kelvin, fidanzato di Julie Cabernet "Grigio" (O è il contrario? Non l'ho ancora capito!) viene ucciso proprio da R, le cose dentro di lui iniziano a cambiare drasticamente. Se dapprima conosciamo solo il mondo interiore di R, che sebbene sia morto e grigio, presenta una ricchezza e una acutezza di pensiero incredibili, al pari di un moderno filosofo; man a mano che procede la lettura veniamo catapultati nel mondo esterno, in un'America che cerca di sopravvivere sulle macerie delle guerre, della fame e della piaga (come il padre di Julie ha definito gli zombie). Un continuo gioco tra l'interno e l'esterno che ci permette non solo di conoscere meglio l'ambiente e le persone che circondano R, ma anche di sapere, almeno in parte, cos'è successo a quell'America che noi oggi conosciamo e che rappresenta per molti la patria dell'American Dream, della terra in cui si possono realizzare tutti i propri sogni.

Sapevamo che era tutto sbagliato. Sapevamo che ci stavamo riducendo a qualcosa a cui non riuscivamo a dare un nome, e a volte piangevamo al ricordo di giorni migliori, ma non vedevamo più una scelta. Stavamo facendo del nostro meglio per sopravvivere. Le equazioni alla radice del problema erano complesse, ed eravamo troppo stanchi per risolverle. (Le voci nella testa di R, rimasugli delle esistenze di cui si è cibato)

Grazie alla vicinanza di Julie, R comincia a cambiare, comincia a non desiderare più di uccidere le persone, di mangiare il loro cervello e di bere il loro sangue. R comincia a riumanizzarsi grazie alla vicinanza e alla pazienza di Julie. I personaggi di contorno, di cui si sa poco o nulla inizialmente e il cui passato viene parzialmente svelato passo dopo passo, costituiscono elementi molto interessanti che permettono di comprendere meglio le scelte a cui sono arrivati gli uomini di questo futuro distopico per salvarsi e preservare la specie umana. Al fianco di Julie ci sono il generale Grigio (il padre di Julie), Nora Greene (migliore amica di Julie), Rosy Rosso (vice di Grigio) e Perry Kelvin (ragazzo di Julie che è stato ucciso da R). Ho amato la profondità dei pensieri di R, ci mostra che anche ciò che crediamo sia morto in realtà non solo non lo è, ma è anche in grado di pensare e di provare dei sentimenti. R sente la mancanza della vita che gli è stata strappata via brutalmente e cerca di aiutare come può. Perry Kelvin invece, sapeva che la sua ora sarebbe arrivata e si è sempre chiesto, fino a poco prima della sua morte, per quale motivo si vive. Perry era già morto anche quando era un personaggio vivo, solo che non lo era ancora effettivamente. Julie invece insegue una speranza che suo padre vuole spegnere, proprio perché dopo la sparizione di sua madre, per lui è insensato sforzarsi cercando di vivere una vita normale: bisogna sopravvivere e uccidere la piaga. Julie in questo romanzo rappresenta la speranza personificata, l'ultima luce di speranza alla fine di un mondo che ha perso tutto e cerca di raccattare i cocci della propria vita buttati su un pavimento di macerie.


Che è rimasto di noi?, geme il fantasma, svanendo di nuovo tra le ombre del mio subconscio. Nessun paese, nessuna cultura, nessuna guerra e nemmeno nessuna pace. Qual è allora la nostra essenza? Che co'è che che continua ad agitarsi nelle nostre ossa quando tutto il resto è stato strappato via?
(Le voci nella testa di R)

Warm Bodies è più di un romanzo, è la metafora di una condizione umana logorata dall'odio, dalla gelosia e dalla cattiveria che trova la sua espressione ultima negli zombie. Warm Bodies insegna che anche quando sembra tutto finito, la speranza può ancora darti la forza di combattere per il bello che c'è nel mondo, anche se è difficile da vedere.

Ho dato quattro stelle a questo romanzo principalmente per due motivi:
Il primo è senza dubbio l'assenza di una spiegazione logica che spieghi al lettore il motivo per cui solo parte dell'umanità è stata tramutata in zombie e l'altra no. Ho sentito davvero molto la mancanza di questo elemento, perché sentivo che mancava un tassello importante per comprendere appieno il romanzo. Non so se sia stata intenzione dello scrittore tacere questo aspetto, ma per me è stato in parte penalizzante perché ho vissuto tutto il periodo di lettura chiedendomi perché l'umanità aveva trasformato parte degli abitanti della terra in zombie e l'altra metà no.
Il secondo elemento è dovuto agli errori ortografici presenti nella mia edizione nel romanzo, ho trovato svariate incongruenze tra elementi di genere e numero femminili che non corrispondevano e tanti altri elementi maschili che non avevano il corrispondente singolare o plurale.

Per gran parte della lettura pensavo che avrei dato tre stelle a questo romanzo, ma le ultime venti pagine mi hanno fatto cambiare idea. Forse, a farmela cambiare è stata la metafora insita nelle pagine di quest'ultimo che mi ha fatto capire che questo, magari non è il romanzo del secolo o un capolavoro di romanzo, ma merita come lettura perché è molto più di un semplice romanzo sugli zombie. Ho amato molto anche gli intervalli in corsivo dati dalle reminiscenze delle persone uccise da R e un elemento di totale originalità sono senza dubbio gli Ossuti, esseri che hanno perso ogni contatto con la loro umanità e la possibilità quindi di tornare ad essere umani - io però avrei voluto che lo scrittore mi dicesse come e perché sono diventati Ossuti quegli zombi o se sono sempre stati così e quindi la presenza nell'America distopica che fa da sfondo al libro li aveva solo fatti vivere in incognito o nelle fogne della città che questi decidessero di vivere nell'aeroporto dove R ha il suo 747.

Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo romanzo che vi consiglio, se state cercando un romanzo distopico YA che non parli sempre delle stesse cose e che sia originale:
"(...) E' troppo tardi per me? Posso sfuggire dalle fauci fameliche del cielo che minaccia di ingoiarmi? Voglio un nuovo passato, nuovi ricordi, una nuova prima volta con l'amore. Voglio ricominciare, in ogni modo possibile."
(R)

xoxo,
Giada

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