sabato, giugno 11, 2016

Recensione: "AGENTE DEL CAOS" di Alexandra Gale.

Autrice: Alexandra Gale
Data di pubblicazione: 22 Maggio 2016
Genere: Paranormal Dark Romance

TRAMA
FOLLIA: Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio. 
PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali. 
INSTABILITÀ: Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni. 
CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo. 
AJAY COOPER: Indefinito. Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi. E Esmeralda Ghale ne era la prova... 


RECENSIONE

Salve lettori, oggi sono qui a parlarvi di “Agente del Caos”, Paranormal Dark Romance. Primo di una duologia della serie: INSIDE.
Un romanzo davvero affascinante e tenebroso che ha catturato subito la mia attenzione dal primo momento in cui mi sono imbattuta nella sinossi.
Mi sono immersa completamente tra le pagine di questo misterioso romanzo, scavando a fondo, e perdendomi inevitabilmente nelle menti -così diverse ma anche così apparentemente simili-, di questi due strabilianti personaggi.
Bene, siete curiosi di scoprire di cosa sto parlando? Certo che sì!
Allora partiamo subitissimo con un piccolo estratto per inebriarvi e stuzzicarvi:

"E’ seduto sull'orlo di una sedia, un ragazzo pallido, coi capelli spettinati lunghi di un biondo quasi bianco, dagli occhi celesti di una fissità così intensa che il guardarlo a lungo diventa intollerabile."

Chi è costui?
Ajay Cooper, il paziente più instabile che la cara Dottoressa Ghale, mai e poi mai s’aspettasse d’aver il privilegio di studiare.
Sguardo vorace ed espressione dura, il paziente 242 è colui che nasconde un segreto oscuro, quasi indicibile…

I suoi occhi intensi sono fisima per la splendida Esmeralda, che da sempre incorruttibile, cerca di non lasciarsi travolgere dal tornado misterioso che è Ajay.

E lei? Di lei cos’è che sappiamo esattamente? Cosa nasconde Esmeralda, chi è?
Quali verità tiene a bada? Ma soprattutto, riuscirà a far trapelare qualcosa?

"La osservo, mi guarda con quegli occhi un poco troppo grandi. Occhi intensi, trasparenti, profondi come un buco nero."

Esmeralda Ghale, 29 anni; Dottoressa eccellente presso una clinica psichiatrica privata, viene a conoscenza di un caso particolare: un ragazzo diverso dagli altri, a cui decide di dedicare il suo tempo per scoprire quali insidie si celano dietro gli angoli reconditi della sua mente contorta.

"Prima di uscire si volta e mi osserva, uno sguardo glaciale, torvo e poi le ultime parole: «Non si libererà di me tanto facilmente.»"

E in effetti, Ghale per quanto spaventata dalle numerosissime minacce di Ajay, mai ha provato a tirarsi indietro, giacché il suo scopo più grande è quello di capirlo fino in fondo.
Anche Cooper non potrà ancora per molto resistere al fascino e all’intelligenza esorbitante di Esmeralda, che con astuzia cerca di insidiarsi nella sua psiche.
Due mondi opposti pronti a schiantarsi, una mente oscura, un vissuto tutto da scoprire; questa è la bellezza di Agente del Caos. 
Un caos viscerale, contrastante, che abbevera i nostri pensieri fino a farci viaggiare mentalmente in posti sconosciuti

Segreti, bugie, verità, follia, inganno, pazzia, mistero, stordimenti, erotismo, sensualità; questi saranno gli elementi fondamentali che troverete in questo romanzo ricco di originalità
.

I miei più sinceri complimenti vanno ad Alexandra: a te che mi hai portato in una dimensione da brividi, a te che mi hai cullata con la tua scrittura scorrevole e piacevole, e a te per avermi tenuta sulla spine fino alla fine.
Consiglio vivamente la lettura di questa storia enigmatica, consiglio di soffermarvi sulle caratteristiche dei due protagonisti e studiarli a fondo, in ogni singolo dettaglio. Detto questo, per me sono ben 5 stelle.
Aspetto con ansia il seguito.

Baci, Tonia.

martedì, giugno 07, 2016

PRESENTAZIONE di Dream. Il sogno delle fate. di Francesca Angelinelli

Buona sera, bloggers e lettori! Dopo una giornata a dir poco stressante, eccomi qui per postare una presentazione che avrei dovuto postare ieri. Buona lettura!


Oberon, re delle Fate, è stato imprigionato in un sogno dall'oscuro Gwyn up Nudd. Per liberarlo le
regine Mab e Titania hanno un'unica via: trovare l'ultima Fata dei Sogni, un'ordinaria diciassettenne
ignara della sua vera natura. Il Sogno delle Fate è il primo capitolo della trilogia fantasy Dream.


Quarta di copertina: 
Serena è una liceale come tante, gioca a pallavolo, vorrebbe andare all'università, è interessata fin dall'infanzia a un ragazzo e alle porte dell'estate desidera a tutti i costi partecipare al campeggio estivo organizzato dalla scuola, ma un problema che la perseguita fin dall'infanzia potrebbe impedirglielo, un problema legato ai suoi sogni. Ma sarà proprio nei sogni che la sua vita prenderà una nuova e inaspettata strada...

Dati del romanzo: 
Autore: Francesca Angelinelli 
Genere: Fantasy Young Adult 
Serie: Dream – La trilogia delle fate 
Pagine: 352 
Prezzo: ebook: 2,99 – cartaceo: 16,90 
Editore: Youcanprint – self publishing 
Data di uscita: 01/06/2016 
ISBN cartaceo: 9788892610668 ISBN ebook: 9788892613072 

L’autrice: 
Dopo aver frequentato corsi di scrittura creativa e essersi dedicata alla stesura di racconti, Francesca Angelinelli esordisce nel 2007 con i primi due romanzi di una serie fantasy orientale, Chariza. Il soffio del vento e Chariza. Il drago bianco, editi da
Runde Taarn Edizioni. Nel 2009 esce il suo primo romanzo non ispirato all’oriente, il paranormal romance Werewolf, per Linee Infinite Edizioni. Il 2010 è l’anno del suo ritorno al fantasy orientale con la raccolta Racconti di viaggio del monaco Kyoshi, vincitrice della seconda edizione del Premio di Narrativa Fantastica – Altri Mondi e edita da Montag Editore, e con la pubblicazione del primo volume della Serie delle Cucitrici, Kizu no Kuma. La cicatrice dell'orso, per i tipi di Casini Editore, primo volume del progetto Ryukoku Monogatari. Negli anni alcuni racconti brevi sono pubblicati in riviste e antologie e dal 2013 decide di passare al selfpublishing, prediligendo il formato dell’ebook e rilanciando così la serie Ryukoku Monogatari dedicata al fantasy orientale. Ad oggi ha al suo attivo numerose pubblicazioni sia come selfpublisher che con case editrici. Dream. Il sogno delle fate è il suo primo romanzo young adult.
Contatti: facebook https://www.facebook.com/FrancescaAngelinelliAutrice/ twitter https://twitter.com/FraAngel82 sito: www.francescaangelinelli.it

ESTRATTO
Quando ebbe aperto gli occhi dovette sbattere le palpebre più volte come per mettere a fuoco il panorama che aveva di fronte. Si trovava sulla cima di una leggera collina i cui fianchi, coperti di fiori colorati, degradavano verso una vasta pianura lussureggiante. Avrebbe potuto essere la campagna toscana, ma coi colori di un film di Bollywood. Serena era rapita e al tempo stesso smarrita. Oltre la pianura c’erano altre colline e boschi meravigliosi, come non li aveva mai visti. Tutto sembrava un dipinto o la scena di un film, poiché il sole era alto nel cielo, eppure non scottava. La brezza era fresca e profumata. Non c’erano api e altri insetti che potessero rivelarsi molesti, solo qualche farfalla era venuta a osservarla da vicino.
«È bellissimo» mormorò, prima di rendersi conto di non essere sola.
Si voltò, notando alcuni densi cespugli. Una morsa le prese lo stomaco, perché aveva la netta impressione di essere osservata.
«Chi c’è?» domandò, ma non ottenne risposta. Un fruscio le strappò un brivido e mosse un passo indietro. «Chi è là?» domandò di nuovo, e questa volta sentì che la sua gola si era riarsa.
Se quello era un sogno, si stava tramutando in un incubo. Dai cespugli spuntarono innumerevoli occhi rossi. Versi animaleschi e sibili striscianti si fecero largo nella quiete di quel paradiso.
Serena arretrò, ma prima che potesse decidersi a voltarsi e scappare, un manipolo di creature armate di lancia saltò fuori dal proprio precario nascondiglio. Erano piccoli e tozzi esseri di colori che sfruttavano tutte le sfumature dal grigio al verde, con indosso stracci di pelle che coprivano ben poco dei corpi tozzi ma muscolosi; avevano nasi enormi e pronunciati, e lunghe orecchie a punta simili a quelle del maestro Yoda che aveva visto nei vecchi film di Star Wars, anche se era abbastanza evidente che non avessero le sue stesse buone maniere.
In un attimo, infatti, lanciando un urlo seguito da ringhi e grugniti, la maggior parte imbracciò la propria lancia, mentre altri presero a far roteare la fionda che avevano tenuto fino a quel momento legata alla cintura. Un secondo grido scatenò l’attacco e Serena si coprì come poté il capo, mentre caracollava giù dalla collina inseguita da quegli esseri che la bersagliavano con sassi e lance.
Corse, corse più veloce che in qualsiasi allenamento, ma aveva notato che non c’erano ripari in quella pianura; nessun albero, nessuna casa. Le pietre cominciavano a raggiungerla, mentre già alcune lance avevano strappato i lembi della t-shirt che indossava. Si voltò, ma le creature sembravano determinate a raggiungerla. “E poi?” Un brivido l’attraversò. Che cosa le avrebbero fatto una volta catturata? Dubitava che quello fosse un bizzarro rituale per un invito a cena, a meno che lei non fosse la pietanza principale. Per cui aumentò il passo, si sforzò di correre ancora più veloce, facendo appello a tutto il fiato che aveva in corpo. Fino a che crollò, in una nuvola di soffioni bianchi, con le dita immerse nella terra scura.
Sono spacciata” si disse, ma in fondo quello era solo un sogno. Sollevò il capo e vide avvicinarsi la masnada di creature urlanti. Tremò e serrò gli occhi. «Devo svegliarmi!»
«No, devi alzarti.» Era la voce di un ragazzo. Serena riaprì gli occhi e si guardò attorno in cerca di chi la stava esortando. «Devi alzarti e combattere.»
Sentì il sibilo di una freccia, poi l’urlo di una creatura che cadeva agonizzante. Spostò lo sguardo verso l’arciere e vide un’ombra scattare verso i suoi aggressori. Per un attimo rimase a bocca aperta ad ammirare la rapidità e la fluidità dei movimenti del giovane che sembrava nato per battersi contro quelle creature. Era armato di una lunga spada ricurva, che pareva uscita dal set de Il signore degli anelli, ma lungo i pantaloni tecnici da montagna aveva infilati numerosi coltelli di svariate misure e dimensioni. Sulle spalle inoltre portava arco e faretra, e purtroppo sul capo aveva un cappuccio verde che le impediva di vederne il volto.
«Alzati» ordinò di nuovo.
Serena tuttavia era confusa. Se quello era un sogno, o un incubo, perché stava immaginando di essere salvata da quel bizzarro ibrido tra Legolas e Arrow? Perché non stava immaginando Alessandro? Perché non poteva fare un sogno normale in cui il ragazzo che le piaceva arrivava in suo soccorso? Tra l’altro, lei detestava Arrow.



xoxo,
Giada
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